La Primavera meteorologica si è chiusa da qualche giorno e la percezione che abbiamo avuto tutti è di aver vissuto una stagione particolarmente avara di precipitazioni. E non è solo una sensazione ma un fatto avvalorato dai dati pluviometrici registrati a Siena. Nel trimestre primaverile sono caduti complessivamente 72,8 mm di pioggia contro una media storica* di 204,5 mm, equivalenti ad un deficit del 64,4%. Questi valori fanno diventare la Primavera 2017 la 4° più secca nella serie storica climatica senese che parte nel lontano 1839. Nelle prime tre posizioni troviamo rispettivamente la Primavera 1893 con 60 mm, la Primavera 1952 con 68,4 mm e la Primavera 1868 con 70,5 mm. Questa stagione tanto siccitosa va a sommarsi ad un lungo periodo avaro di piogge che parte quindi dal dicembre 2016. Il semestre in esame(dicembre 2016-maggio 2017) è stato spesso caratterizzato da lunghe pause anticicloniche e da poche perturbazioni non molto fruttuose per la nostra regione. Siamo andati quindi a spulciare nuovamente la serie storica pluviometrica di Siena per vedere se allargando la visione agli ultimi 6 mesi ( dicembre 2016- maggio 2017 171,1 mm ) si riscontri un valore di portata storica.

In questo caso pur osservando un valore decisamente molto basso, troviamo molti più casi di semestri più secchi rispetto all’ attuale. A partire dal 1839 troviamo non meno di 15-18 semestri con valori più bassi di quello attuale e addirittura nel 1993 un valore più basso lo troviamo in un lasso di tempo di 8 mesi. Questa fase siccitosa risulta quindi sicuramente di portata storica se parametrata al trimestre primaverile, ma risulta meno estrema se parametrata su un periodo più lungo ( 6 mesi ).

 

Anomalie precipitazioni in Toscana nella Primavera 2017. In Maremma e anche su Siena città solo il 20-40% della pioggia che cade solitamente tra marzo e maggio. Fonte LAMMA
Anomalie precipitazioni in Toscana nella Primavera 2017. In Maremma e anche su Siena città solo il 20-40% della pioggia che cade solitamente tra marzo e maggio. Fonte LAMMA

 

Quali le cause?

 

 

Come abbiamo già anticipato le anomalie di alta pressione prevalenti hanno permesso già a partire da dicembre il reiterarsi di una circolazione secca sull’ Italia centro-settentrionale.
Lunghe fasi caratterizzate dalla presenza di alta pressione alternate a sortite di aria fresca o in rari casi fredda(gennaio 2017) da est hanno creato le condizioni per una prima parte dell’ anno estremamente povera di piogge. La Primavera è storicamente la seconda stagione(dopo l’ autunno) più produttiva per le piogge in Toscana ma quest’ anno questa “tradizione” non è stata rispettata.

 

Aprile secchissimo su tutta l' Europa centro-occidentale. Fonte NOAA
Aprile secchissimo su tutta l’ Europa centro-occidentale. Fonte NOAA

Se in Inverno e nella prima parte della Primavera la “colpa” è da additare ad un Vortice Polare chiuso e forte che ha portato gli anticicloni a posizionarsi prevalentemente sulla fascia delle medie latitudini nel nostro emisfero portando una forte staticità a livello di circolazione di masse d’aria, nella parte finale della Primavera potrebbero essere state le anomalie delle temperature superficiali atlantiche a permettere alle figure bariche principali il mantenimento di posizioni sfavorevoli alla pioggia sulla Toscana, deviando più a nord e più a est le perturbazioni. Anomalie che sono figlie a loro volta anche di quell’ anomalia circolatoria principale osservata in inverno. Di fatto un cane che si morde la coda.

Anomalie di pressione sull' Europa tra marzo e maggio 2017. Evidente come gran parte dell' Europa centro-occidentale abbia osservato un dominio dell' alta pressione. Fonte NOAA
Anomalie di pressione sull’ Europa tra marzo e maggio 2017. Evidente come gran parte dell’ Europa centro-occidentale sia rimasta prevalentemente sotto il dominio dell’ alta pressione. Fonte NOAA

 

 

Potremmo ritrovarci a parlare di un 2017 tra gli anni più siccitosi di sempre dopo un 2016 record in senso opposto? L’estate che ci apprestiamo a vivere e che climaticamente è il periodo più avaro di piogge, potrà dirci molto su questa lunga fase siccitosa ma un campanello d’ allarme sta già suonando.

 

*media storica riferita all’ intera serie pluviometrica della città 1839-2016

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